“Eravamo a Christiania per partecipare a un incontro a cui intervenivano l’intellettuale Michael Hardt e la scrittrice Naomi Klein, quando, dopo il dibattito, la polizia ha fatto irruzione portando avanti un intervento spropositato e violento”. Questo il racconto di Gianmarco, una delle persone arrestate durante l’operazione delle forze dell’ordine danesi avvenuta la sera del 14 dicembre a Chirstiania.
L’azione della polizia, iniziata verso le ventitre circa, si è conclusa con l’arresto di più di duecento persone. “Siamo stati tradotti in carcere verso mezzanotte, eravamo con delle fascette ai polsi e siamo rimasti chiusi in gabbie da polli per più di sei ore, poi siamo stati rilasciati. Le andate alla toilette erano centellinate e ci hanno portato l’acqua solo dopo mezzora di proteste” continua Gianmarco.
Luca Tornatore, attivista e astrofisico dell’università di Trieste, è ancora in arresto. Su lui grava l’imputazione di avere partecipato ad avvenimenti accorsi sul perimetro di Christiania (barricate costruite e date alle fiamme), imputazione subito smentita dai suoi compagni.